Per dieci minuti è un libro semplice e di facile lettura, che ci ricorda che ci sono momenti nella vita in cui è difficile riconoscere la realtà che abbiamo sempre vissuto e anche noi stessi: è proprio in quei momenti, anche attraverso un gioco come quello di Chiara, che dobbiamo metterci in condizione di sfruttare le opportunità che ci si presentano. Perché il dolore è una condizione in cui ci si chiude in se stessi, in cui si continua a pensare a ciò che si è perso e a volte non ci si rende nemmeno conto di chi ci sta aiutando.
In fin dei conti, il dolore è anche qualcosa che arricchisce, anche se non lo si vuole sperimentare.
Dieci minuti al giorno. Tutti i giorni. Per un mese. Dieci minuti per fare una cosa nuova, mai fatta prima. Dieci minuti fuori dai soliti schemi. Per smettere di avere paura. E tornare a vivere. Tutto quello con cui Chiara era abituata a identificare la sua vita non esiste più. Perché, a volte, capita. Capita che il tuo compagno di sempre ti abbandoni. Che tu debba lasciare la casa in cui sei cresciuto. Che il tuo lavoro venga affidato a un altro. Che cosa si fa, allora? Rudolf Steiner non ha dubbi: si gioca. Chiara non ha niente da perdere, e ci prova.
Per un mese intero, ogni giorno, per almeno dieci minuti, decide di fare una cosa nuova, mai fatta prima. Lei che è incapace anche solo di avvicinarsi ai fornelli, cucina dei pancake, cammina di spalle per la città, balla l’hip-hop, ascolta i problemi di sua madre, consegna il cellulare a uno sconosciuto. Di dieci minuti in dieci minuti, arriva così ad accogliere realtà che non avrebbe mai immaginato e che la porteranno a scelte sorprendenti. Da cui ricominciare. Con la profonda originalità che la contraddistingue, Chiara Gamberale racconta quanto il cambiamento sia spaventoso, ma necessario. E dimostra come, un minuto per volta, sia possibile tornare a vivere.
Potresti leggere anche: “In altre parole” di Jhumpa Lahiri: Recensione
Nata e cresciuta a Roma, figlia del dirigente pubblico e privato abruzzese Vito Gamberale. Dopo aver frequentato il Liceo Ginnasio Statale Dante Alighieri della città natale, consegue la laurea presso il DAMS dell’Università di Bologna. Nel 1999 esce il suo primo romanzo, Una vita sottile e nel 1996 vince il premio di giovane critica Grinzane Cavour promosso da La Repubblica.
Nel 2002 comincia a lavorare come conduttrice televisiva, affiancando Luciano Rispoli per la ripresa di Parola mia su Rai 3. Successivamente, lavora per Quarto Piano Scala a Destra, programma di cui è anche ideatrice. Conduce il contenitore culturale Duende sull’emittente lombarda Seimilano, così come Io, Chiara e l’Oscuro su Rai Radio 2.
Nel 2008 è stata finalista per il Premio Campiello con il libro La zona cieca.
Collabora attivamente con il giornale La Stampa e le riviste Vanity Fair, Donna Moderna e IO donna.
Chiara Gamberale è un personaggio italiano talentuoso che ha dato e sta dando dei preziosi contributi al campo della scrittura, del giornalismo, e anche della televisione. È fuori dai soliti cliché, in quanto punta a valorizzare più le sue capacità intellettuali che estetiche, sebbene Madre Natura sia stata molto generosa con lei.
Bienvenid@ a Italiano al Caffè cuentame como puedo ayudarte...
© Italiano al Caffê 2021